Oggi articolo brevissimo (a differenza del solito).
Ma è un argomento che non posso lasciar passare inosservato.
Sapete bene che per il mio lavoro ho anche a che fare con la sicurezza informatica da sempre.
Beh, ovvio… lavorando nell’informatica per l’Automotive..;)
Oggi però il problema è diventato “caldo” anche nel mondo delle auto. E molti produttori stanno cercando soluzioni tecniche definitive.
Vi rivelerò due certezze, al volo ma che meriterebbero un libro a testa:
- Le Case argineranno il problema, ma non riusciranno MAI a risolverlo. E’ dimostrato che è impossibile.
- Chi “cavalcherà” il tema, ponendosi come “lo specialista della sicurezza IT in Auto” avrà un’arma di differenziazione potentissima
Si. E’ vero, sono un informatico, ma non ti voglio parlare di sistemi di sicurezza, Antivirus, Firewall, Sniffing, Keylogging, Spoofing… ed altre “gingillonate” simili.
So di essere letto spesso da Imprenditori o comunque professionisti del mondo dell’Auto. Quindi ti parlo di Business!
La domanda è: A noi che ce frega di stà roba? E’ un’altra roba da gestire.. uff”
Eh no! Questo è un’opportunità di business pazzesca.
Ed il bello è che nessuno se ne stà seriamente occupando.
Solo le case madri, ma come ti dicevo sopra non potranno mai, e dico MAI, risolvere il problema.
Ricordate questo, una vecchia “regola” della sicurezza informatica è:
“L’unico computer sicuro, è un computer scollegato da Internet,
in una stanza senza porte e finestre….
e spento!”
Informaticamente l’auto più sicura che ho avuto era la 127 gialla che mi ha regalato mio nonno quando ho preso la patente.
Ora che le auto sono collegate ad Internet… inizia una nuova era.
Il bello della sicurezza informatica nell’Automotive, è che è un terreno vergine.
Non c’è nessuno che se ne sta occupando. Nel senso che nessuno per ora ha deciso di porsi nella mente dei clienti come “l’esperto”, quello che si sta occupando del problema.
Come ogni “nuovo settore” non è facile da affrontare. Perchè non ci sono soluzioni, spesso non si sa neppure bene qual’è il problema da risolvere, e non è chiara la strada da prendere.
Ma in ballo c’è un “premio” molto importante. Un intero nuovo mercato.. una nuova categoria.
Un po’ come quando la RedBull ha inventato gli Energy Drink, o la Gatorade le bevande sportive.
Dopo le Major hanno provato ad entrare nel settore… ma ormai era tardi. I Leader sono loro.
Hanno sofferto prima di avere successo? Si
Hanno quindi rischiato? Certo
Ma il marketing (come lo intendo io.. ovvero la “progettazione delle aziende”) si basa sulle percezioni, e su risolvere un problema.
Quindi:
Il problema c’è ?
Si.
Se vuoi leggi qui (http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/07/23/hacker-quante-facile-violare-le-auto-connesse-in-usa-proposta-legge-ad-hoc/1900907/). L’immagine sopra è di questo articolo.
Ci sarà anche in futuro?
Sicuro.
Quindi… come in tutti i settori nuovi ci sarà spazio per nuovi player, un nuovo Leader di mercato, e per quello che interessa i Dealer.. nuovi specialisti che aiutano i clienti finali.
Un modo eccellente per differenziarsi.
Solo che c’è poco tempo. Essere i primi è un vantaggio enorme, spesso non più recuperabile da nessuno. Neppure dai giganti che poi deciono di investire nel settore.
E quale potrebbe essere in tutto questo il ruolo di un Dealer?
Bestcar: La concessionaria per l’Agente Segreto
vieni da noi a comprare l’auto con il servizio di sicurezza IT nr. 1– mai più la CIA ti bloccherà l’auto per errore mentre stai inseguendo quelli della Spcctre
– potrai usare l’auto anche per portare i figli a scuola senza che qualcuno ne prenda il controllo per buttarti dentro un canale lurido
Vabbè… dipende sempre dal tuo target….
Comunque ok, penso che il messaggio sia chiaro. Poi non dire che non te l’avevo detto…;)
e come sempre…
Change the Game!
Stefano Rosini
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